Il Museo di archeologia si prende una pausa per “rifarsi il look”

Dal 10 gennaio del 2016 il Museo di Archeologia dell’Università, che si
trova all’interno di Palazzo Ingrassia, è rimasto aperto al pubblico
gratuitamente ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Come era stato anticipato
durante la presentazione avvenuta lo scorso ottobre, il Museo apriva le porte
alla città con un allestimento provvisorio e grazie al prezioso contributo del
Dipartimento di Scienze Umanistiche (professori, studenti e ricercatori) e
dell’IBAM CNR. Durante questi mesi lo staff di Officine Culturali e il
responsabile scientifico prof. Edoardo Tortorici hanno continuato a lavorare
per la configurazione definitiva, che aprirà al pubblico dopo la pausa estiva.

Nei primi sette mesi il museo,
che custodisce reperti dal periodo preistorico fino ai falsi centuripini del XX
secolo, è stato visitato da 1200
persone di cui 300 studenti di scuola primaria e secondaria. Al suo interno si
sono svolte anche attività didattiche rivolte ai più piccoli che hanno visto la
partecipazione di circa 160 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 12 anni: i laboratori
hanno mirato a far conoscere la collezione archeologica dell’Università, il
mestiere affascinante dell’archeologo e gli stili di vita dei nostri avi
dall’epoca preistorica fino all’età medievale.

Il Museo di Archeologia ha comunicato con il pubblico anche attraverso i
social network: la pagina Facebook dedicata ha ottenuto in pochi mesi più di
1000 fan che interagiscono costantemente con i contenuti proposti. Il museo ha
partecipato inoltre a “Invasioni Digitali”, grazie al lavoro dell’associazione ArcheoUnict
insieme ad Officine Culturali: un gruppo di 50 giovani armati di smartphone e tablet ha immortalato la collezione per farla conoscere agli
“invasori” di tutta Italia.

infine la sezione Epigrafica del museo è entrata a far parte di ISicily, un progetto nato con lo scopo
di rendere aperti e collegati attraverso un unico database i dati relativi alle
iscrizioni di Sicilia collocate in musei e collezioni differenti.

Questi risultati sono da
ricondurre alla intensa collaborazione tra gli studenti, i soci di Officine
Culturali, l’associazione ArcheoUnict e il Dipartimento di Scienze Umanistiche.

Officine Culturali e il professore Tortorici sono impegnati nella
programmazione delle attività educative per l’anno 2016-2017, alla
completamento dei materiali informativi per adulti e bambini ed alla
realizzazione dell’allestimento definitivo.
Per questa ragione nel mese di agosto il Museo si prenderà una pausa, per
essere riaperto dopo la breve pausa estiva con una nuova veste capace
raccontare al meglio gli ultimi 150 anni di archeologia dell’Università di
Catania e più di 3000 anni di storia della Sicilia
.