“Il Monastero in 4D”: non è tecnologia ma partecipazione

Il 20 novembre, nel Monastero dei
Benedettini di Catania, è stata ultimata l’attività di ‘’Alternanza
scuola-lavoro’’, prevista nel percorso di studio. Gli studenti della IV D
Scienze Umane del Liceo Statale “ G. Lombardo Radice” di Catania hanno
realizzato, dopo due settimane di intenso lavoro, affiancati dai tutor delle
Officine Culturali, diverse attività che prevedevano un momento di studio e di
approfondimento del complesso monastico, assumendo i ruoli di informatori, di
ricercatori archivisti e personale di comunicazione e divulgazione.

Nella giornata odierna, i
visitatori del complesso barocco, che è sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche,
sono stati invitati a visitare il Museo della fabbrica del Monastero dei
Benedettini, composto dalle cucine e dalle cantine settecentesche realizzate
dall’architetto G.B. Vaccarini. Gli oltre 120 visitatori sono stati accolti
dagli studenti presso l’info point, hanno ricevuto il maggior numero di dettagli e conoscenze in
merito alle notizie storiche e ai rifacimenti architettonici di uno dei
monasteri più importanti d’ Europa. La visita si è conclusa con la visione di
un power point realizzato dagli allievi del liceo che delucidano le maestranze
scientifiche che dal 1885 al 1977 hanno utilizzato parte della struttura per
laboratori di astrofisica, geodinamica e meteorologia.

Il clima primaverile ha consentito
una buona affluenza di visitatori tra studenti liceali e universitari, turisti
e cittadini catanesi, incuriositi dall’evento che è stato reso pubblico attraverso
i mezzi di comunicazione stampa e social network proprio dagli studenti della
IV D.

Al di là del risultato finale, del
numero dei visitatori accorsi per ascoltare le storie del Monastero raccontate
da giovanissimi studenti, al di là delle competenze acquisite nell’arco di
questi dieci giorni, il programma di “Alternanza Scuola Lavoro” ha permesso ad
un piccolo campione di adolescenti di toccare con propria mano le difficoltà
che si incontrano nel mondo del lavoro, quali dinamiche relazionali e soprattutto
di comprendere che le organizzazioni culturali hanno responsabilità educative e
di raggiungimento degli obiettivi anche economici al pari di imprese che non
operano nel settore dei beni culturali. Il Monastero dei Benedettini è un’altra
volta piazza, casa, cortile, bar, museo, labirinto, rete e connessione. Tra i
pubblici dei musei e dei beni culturali la fascia dei teenagers è quella più
complicata da raggiungere e affascinare: ma dopo questa esperienza si fa più
forte l’idea che la partecipazione e il coinvolgimento che rende protagonisti i
giovanissimi, anche solo per qualche ora, possono diventare prassi e
metodologia didattica per diventare cittadini consapevoli.