Presentazione del protocollo di intesa per la valorizzazione del rifugio antiaereo del Liceo Boggio Lera.

Mercoledì
24 febbraio, si è tenuta presso l’aula magna del Liceo Scientifico
Statale Boggio Lera di Catania la presentazione, destinata agli
studenti ed ai giornalisti, del protocollo di intesa siglato tra
l’istituto scolastico stesso e l’Associazione Culturale
“Officine Culturali”, il Comitato Popolare “Antico Corso” e
il Centro Speleologico Etneo (C.S.E.), che ha come obbiettivo la
valorizzazione di un rifugio antiaereo presente all’interno della
scuola.

L’aula
magna era gremita di giovani liceali curiosi di scoprire cosa si cela
al di sotto del giardino della propria sede scolastica. A spiegare il
progetto ai ragazzi ci hanno pensato il Scolastico prof.ssa Maria
Giuseppa Lo Bianco, il dott. Francesco Mannino, presidente di
Officine Culturali, Salvatore Castro, rappresentante del Comitato
Antico Corso, Franco Politano del C.S.E. e il professore Luciano
Granozzi, docente di Storia Contemporanea per l’Università degli
Studi di Catania.

La
professoressa Lo Bianco ha aperto i lavori invitando gli studenti a
diventare protagonisti del progetto di valorizzazione delle memorie
che il rifugio antiaereo del Boggio Lera custodisce al suo interno:
attraverso la ricerca di testimonianze orali, dice la Dirigente, è
possibile ricostruire un filo narrativo che racconti quali sensazioni
si provavano i catanesi all’interno di quei luoghi fondati sulla
speranza di poter costruire un futuro una volta finita la guerra.

Francesco
Mannino, presidente di Officine Culturali, ha sottolineato
l’importanza della partecipazione dei giovani nella costruzione dei
contenuti di questo progetto che vuole prendere le mosse dalla
scuola, non solo per l’ubicazione del rifugio stesso, quanto per il
ruolo educativo e di istruzione che l’istituzione scolastica
ricopre. Il Dott. Mannino, che insieme al suo staff da anni si
occupano dei temi legati all’educazione al patrimonio, ha inoltre
ribadito che il Liceo Boggio Lera può divenire un luogo di scambio
di memoria e di conoscenza anche e soprattutto nei confronti del
quartiere in cui insiste, che oggi come non mai, ha bisogno di
ripartire proprio della sua comunità fatta dagli abitanti ma anche
dagli studenti del liceo e dell’Università.

Dell’importanza
del progetto nel contesto del quartiere parla anche Salvatore Castro,
abitante dell’Antico Corso e rappresentante del Comitato che
qualche anno fa e riuscito a far inserire il Bastione degli Infetti
nei Luoghi del Cuore. La parola è stata poi data a colui che ha
voluto fortemente questo progetto Franco Politano ha poi raccontato
ai ragazzi la sua esperienza e la sua passione per la speleologia.

Infine
il professore Luciano Granozzi ha dato una avvincente e sintetica
lettura storica della presenza dei rifugi antiaerei. Ma soprattutto
ha spiegato ai giovani studenti del liceo cosa significa “fare
storia” e rintraccia i fattori essenziali nell’immaginazione,
nella generosità e nella creatività, e dimostrando che l’Accademia
sa parlare anche ai giovanissimi tenendoli inchiodati alle sedie
mentre ascoltano l’appassionata ricostruzione della rimozione della
paura della guerra da parte di chi l’ha vissuta.

A
seguire è stato fatto un rapido sopralluogo all’interno del
rifugio antiaereo.

Si
prosegue dunque con l’attivazione dei gruppi anche attraverso
l’alternanza scuola-lavoro che vedrà coinvolte le classi in
modelli di ricerca ed educazione informale a caccia di storie come
degli “investigatori”, restituendo a Catania una parte della sua
Storia attraverso una delle sue scuole.